Le affettatrici Berkel, lame preziose
A chi dobbiamo l’origine di questo pezzo d’antiquariato
Nel 1898, Wilhelmus Van Berkel, macellaio di Rotterdam, inventò le sue prime rudimentali macchine per affettare salumi, le rinomatissime affettatrici Berkel., Non immaginava che più di cento anni dopo un signore emiliano, Erik Luca, sarebbe diventato il maggiore esperto e collezionista di questi prodotti.
La produzione di questi apparecchi , che nasce come artigianale diventando poi industriale, continua ancora oggi. Gli appassionati, però, vanno alla ricerca solo delle splendide e monumentali macchine manuali da aggiungere alla propria collezione. Purtroppo la fabbricazione di questi modelli più antichi fu sospesa nel 1985. L’unica eccezione è rappresentata dal modello 114, il cui prezzo di listino è di 10mila euro.
Cosa rende uniche le affettatrici Berkel?
L’intrinseca bellezza di questi gioiellini della meccanica è determinata dall’armoniosa convivenza di lame, ingranaggi e manovelle. Questi dettagli, in aggiunta a delle rifiniture decorative realizzate a mano, rendono ogni esemplare un “pezzo” unico, Ciò che ha reso le Berkel un oggetto di culto è anche una motivazione tecnico- gastronomica: infatti come spiega l’esperto Erik Luca, “la lama azionata manualmente non scalda per attrito il salume che sta tagliando” e quindi non ne altera il sapore.
Erik e il padre Icilio, da buoni collezionisti ed appassionati quali sono, hanno creato un vero e proprio museo in cui possiamo ritrovare ben 26 diversi modelli su una gamma complessiva di 30. La famiglia Luca, nella loro Bottega del Restauro, si occupano della restaurazione e rivendita dei modelli doppioni. I modelli risistemati, arrivano direttamente a casa con tanto di certificato di autenticità. Questi modelli originali, possono costare dai 3mila ai 15mila euro. Ma sono perfettamente funzionanti e pronti a diventare l’oggetto più bello e importante di qualunque cucina.